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Il bricolage, comunemente noto come "fai-da-te", è un settore in costante crescita in Italia. Esso ha guadagnato importanza non solo per gli appassionati del fai-da-te, ma anche come settore rilevante per l'economia italiana. Questo articolo esamina l'importanza del settore, i suoi principali attori e i dati finanziari che ne definiscono il peso economico.
Il Peso del Settore del Bricolage in Italia
Nel 2022, il mercato del bricolage in Italia ha raggiunto un valore complessivo di circa 16,6 miliardi di euro, segnando una crescita del 6% rispetto all'anno precedente. Il mercato è diviso tra il segmento dei negozi di fai-da-te, con un fatturato di 5,3 miliardi di euro, e quello delle ferramenta, che genera 11,3 miliardi di euro [1].
A livello europeo, il mercato italiano del bricolage si colloca all'8° posto. La crescente domanda di prodotti per la casa, il giardinaggio e la manutenzione ha portato a un'espansione delle vendite, particolarmente favorita dall’aumento di interesse durante la pandemia.
I Principali Attori del Mercato
Il panorama del bricolage in Italia è dominato da diverse catene internazionali e nazionali che offrono una vasta gamma di prodotti per il fai-da-te e il giardinaggio. Tra i principali attori troviamo:
- Leroy Merlin: con oltre 50 punti vendita in Italia, Leroy Merlin è una delle catene più conosciute e affermate nel settore.
- Brico Io e Brico Ok: due catene italiane di grande successo. Brico Ok è attualmente la prima insegna per numero di punti vendita, con 111 negozi [2].
- Bricoman: un altro importante attore del mercato, con ampi spazi espositivi e un'offerta mirata sia ai professionisti che agli amatori [3].
Queste catene rappresentano il cuore del settore, ma il mercato è anche supportato da piccole ferramenta locali che continuano a svolgere un ruolo cruciale, soprattutto nelle aree meno servite.
Andamento delle Vendite e Previsioni Future
Dal 2019, il fatturato delle ferramenta ha registrato una crescita significativa, con un aumento del 22%, passando da 12,58 miliardi di euro a 15,35 miliardi di euro nel 2021 [4]. Questo trend è stato accelerato dalla pandemia, che ha spinto molti italiani a investire nella manutenzione della propria casa. Nel 2022, oltre 20 milioni di italiani si sono dedicati al bricolage, con un incremento del 26% rispetto al 2019 [5]. Prodotti come: pitture, accessori per la casa, bombolette spray, utensileria, materiali per l'edilizia, hanno subito una forte crescita.
Distribuzione Geografica
La distribuzione dei negozi di bricolage riflette la densità della popolazione e le caratteristiche economiche delle regioni. Le città con la maggiore concentrazione di punti vendita sono Milano, Torino e Roma, mentre il Nord Italia detiene il primato per numero di superfici espositive. Il Sud, sebbene meno densamente servito, registra una buona crescita nelle vendite, con Napoli e Bari tra le città con la maggiore espansione [6].
Fattori di Crescita e Sfide Future
Tra i principali fattori di crescita del mercato del bricolage troviamo:
- Efficientamento energetico: le politiche di sostegno alla ristrutturazione energetica stanno incentivando le vendite di materiali per l'efficienza energetica.
- Sostenibilità: i consumatori sono sempre più orientati verso prodotti eco-sostenibili, una tendenza che sta plasmando l'offerta del mercato.
- Digitalizzazione: l'incremento degli acquisti online e la crescita dei marketplace hanno trasformato il settore del bricolage in un'industria sempre più connessa digitalmente [7].
Tuttavia, il settore deve affrontare anche alcune sfide, come l’aumento dei costi delle materie prime e le difficoltà logistiche. Questi fattori potrebbero incidere negativamente sui margini di profitto nel prossimo futuro.
Conclusione
Il settore del bricolage in Italia continua a crescere, supportato da un forte interesse dei consumatori e da politiche favorevoli. I principali attori, come Leroy Merlin, Brico Io e Bricoman, continuano a espandere la loro presenza sul territorio, mentre le ferramenta locali giocano un ruolo fondamentale nelle regioni meno servite. Con una crescente attenzione alla sostenibilità e all’efficienza energetica, il futuro del bricolage appare promettente, nonostante le sfide economiche che potrebbero sorgere.
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